E’ quasi per caso che venaimo in contatto con il mondo di  Domaines Rollan de By, una bella realtà situata nel Medoc, terra di eccellenze e tradizioni come poche al mondo.

Geograficamente posizionata dove la Garonna apre le sue maglie verso l’Oceano Atlantico, questa azienda fa della cura e dell’interpretazione del territorio la sua stella polare. Passione e competenza sono alla base del lavoro quotidiano e della ricerca della qualità con un occhio di riguardo alla tutela dell’ambiente. Non a caso, alcuni anni fa, in occasione di una ristrutturazione all’azienda, sono stati installati oltre 5000 pannelli solari sui tetti dei vari fabricati che la compongono, tracciando la strada verso una nuova generazione di vigneti votati alla eco-compatibilità.

Domaines Rollan de By conta circa 180 ettari di vigneti  che godono di un microclima esente da condizioni estreme. La coltivazione è ripartita per 70% Merlot, 15% Cabernet Sauvignon, 10% Petit Verdot e il 5% Cabernet Franc.

Posizionate su suoli ghiaiosi, con substrati di sabbia e argilla, le vigne affondano il loro apparato radicale in un terreno arido, beneficiando, inoltre, della mano dell’uomo che ha deciso di coltivarle in modo quanto più tradizionale possibile.

I vini di Domaines Rollan de By non possono che essere l’espressione di questa attenzione e di questa cura, sia in vigna che in cantina, che  durante le fasi della vendemmia.

Vini  non banali, piuttosto improntati alla piacevolezza coniugata alla specificità e riconoscibilità del territorio.

Nulla  più di una dichiarata ambizione rende le cose semplici e raggiungibili.

A tal proposito, così recita un trafiletto sul sito di Domaines Rollan de By:

The strongest ambition is to create pleasant wines. Just like Jean GUYON, our wines have a very strong personality, based on the roundness of Merlot associated with Cabernet Sauvignon. But what makes the originality of the estate is the 10% Petit Verdot, giving the wines an intense color and a remarkable freshness

Qualcuno direbbe: “Elementare Watson!”

I VINI IN DEGUSTAZIONE

Abbiamo degustato tre dei vini, con caratteristiche ovviamente diverse ma con  un filo conduttore territoriale ed ideale ben evidente ed identificabile.

Chateau Rollan de By 2007

Chateau Tour Seran 2009

Chateau Greysac 2011

Per una volta scegliamo di non partire dal vino più giovane, privilegando piuttosto nella scelta della nostra scaletta degustativa il grado alcolico a salire.

Il primo vino che decidiamo di degustare è,quindi, Chateau Rollan de By:

il taccuino e la penna sono pronti.

 

Chateau Rollan de By 2007

70% Merlot, 10% Cabernet Sauvignon, 10% Cabernet Franc & 10% Petit Verdot

Terreni argilloso-calcarei risalenti all’epoca quaternaria. Piante di circa 35 anni, vendemmia tra fine settempre ed i primi di Ottobre.

Pre-fermentazione a freddo in vasche di acciaio inox, lunga macerazione tra 40 e 45 giorni a   28 ° C in botti nuove di rovere su fecce, fermentazione malolattica in barrique nuove al 50%.

 Affinato sui lieviti per 3 mesi. 18 mesi in botti di rovere (95% di rovere francese e 5% di rovere americano)

Pare che Jean Guyon si emozioni quando gli viene chiesto di questo vino, nato, nel 1989 su circa 2ha di terreni argillosi.Qualche anno più tardi gli ettari aumenteranno e grazie ai preziosi consigli di due enologi quali Riccardo Cotarella e Alain Raynaud, Chateau Rollan de By diviene uno dei più fedeli e apprezzati esempi di rispetto del terroir del Medoc.

Sicuramente un vino che pone le basi sulla rotondità del Merlot. Appare limpido, anche se non in modo accentuato, ed evidenzia, sin dal primo sguardo, la probabile bella bevibilità.

Al naso evidenzia prontamente il carattere tipico del territorio e del vitigno preponderante, con frutta rossa matura, frutta  a bacca nera, ribes evidente, ma è l’integrazione al naso di questi profumi che colpisce. Altra nota evidente è la mineralità ferrosa, ematica, netta da subito. Il primo sorso è una conferma, in bocca il vino è lineare, la nota minerale emerge ancora più nitidamente e tende, per un momento, a sovrastare il resto.I tannini sono ben equilibrati ed il gioco tra Merlot e Cabernet Sauvignon funziona al meglio.Il passaggio in botte, poi, rende il tutto ancora più integrato con una presenza del legno percepibile ma anch’essa in equilibrio . Bella sapidità, ben presente ma supportata da una spalla acida non da meno.Un struttura importante per un vino certamente di corpo e con una persistenza gusto-olfattiva che stupisce.

Se lo dovessimo riassumere in una parola: carattere.

Chateau Tour Seran 2009

65% Merlot, 15% Cabernet Sauvignon, 10% Cabernet Franc e 10% Petit Verdot

Vendemmia nella seconda metà di ottobre.

La fermentazione avviene a freddo in vasche di acciaio inox, cui segue una lunga macerazione tra 40 e 45 giorni a  28 ° C in botti nuove di rovere su fecce, fermentazione malolattica in barrique.

Invecchiato per 18 mesi in botti di rovere (il 90% di rovere francese e 10% di rovere americano).

Il castello Tour Seran, acquisito da Jean Guyon nel 2000 è una proprietà di venti ettari situati su ghiaia e argilla/calcare. La vigna è piantata un terzo a Cabernet Sauvignon, un terzo a Merlot, Petit Verdot e Cabernet Franc ed affaccia quasi sulle rive della Gironda. Questa particolare posizione e l’elevata età media delle viti (circa 40anni), permettono ai vini di Château Tour Seran di esprimere una personalità particolare, grazie anche al più che favorevole microclima della zona.

Il primo impatto visivo regala limpidezza e lucentezza, un colore carico e vivo che meglio non potrebbe identificarsi con i vini di zona.

Naso elegante, dove la percezione di frutta a bacca rossa, ancora ribes in prevalenza, è la prima ad emergere seguita da una mineralità evidente ed un leggera nota di peperone sullo sfondo; anche in questo caso, ci colpisce l’integrazione fra i vari sentori. In bocca questo vino si svela,  con la sua piacevolezza (Elementare Watson!) e la sua grande bevibilità. Tannini composti ed integrati al gusto, buona la struttura di cui si compone, così come la  giusta sapidità, mentre percepiamo una freschezza vagamente meno presente. Buona anche la persistenza, un vino interessante nel complesso se consideriamo inoltre che l’annata 2007 in Bordeaux non è certo stata semplice.

Un vino che usa l’arma della piacevolezza più che della complessità gusto-olfattiva, e che troviamo un perfetto abbinamento con un bel tagliere di formaggi di media stagionatura.Provare per credere.

In una parola: piacevolezza.

Chateau Greysac 2011

65%Merlot, 29%Cabernet Sauvignon, 3% Cabernet Franc, 3% Petit Verdot

70 ettari di superficie vitata con piante di circa 30 anni su suoli argillosi-calcarei.

Vendemmia tra la seconda metà di settembre ed i primi di ottobre.

Premacerazione termoregolata in vasche di acciaio e cemento, fermentazione malolattica in botti di rovere nuove al 50%.

Invecchiato per 12 mesi in botti di rovere su fecce, batonnage per tre mesi.

Classificato come Médoc Cru Bourgeois, Château Greysac fa parte dell’elite Union des Grands Crus de Bordeaux dal 1982, e da sempre si fregia di aver ospitato personalità straordinarie.Nel 1960 Chateau Greysac viene acquisito dal brillante ingegnere Georges Héreil, che insieme al fabricato ne rileva anche circa 20 ettari di vigneti.Successivamente, corre l’anno 1974, Chateau Greysac viene ceduto al barone François de Gunzburg che crea una società con la famiglia italiana degli Agnelli, con cui si avranno grandi trasformazioni nelle capacità di vinificazione.Siamo così ai giorni nostri quando nel 2012 Jean Guyon, proprietario di Domaine Rollan de By, rileva Chateau Greysac e riunisce due bellissimi vigneti sui migliori terreni di tutto il Graves Médoc.La superficie vitata di Château Greysac ammonta a 173 ettari. I vigneti, su suoli prevalentemenete ghiaiosi, sono composti da circa il 50% Merlot, 40% Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc 8%, 2% Petit Verdot; le viti hanno un’età media di 25 anni.

Un bel colore rosso rubino carico e brillante ci introduce a questo vino intriso di fascino, un calice che già sussurra tutta la sostanza che troveremo.

Il naso è intenso ed allo stesso tempo elegante, armonioso e tipico del territorio. Variegato il suo carico di sentori, tra cui emergono note di tabacco e frutta rossa matura, quasi sotto spirito, nette note speziate di pepe e sentori di sottobosco e sandalo. Più defilata una nota leggera di vaniglia.

Elegante al palato, rispetta ed approfondisce ciò che il naso aveva raccontato, un tannino integrato, progressivo ed avvolgente, rende la struttura corposa e piena.

Bella alcolicità affatto sopra le righe, accompagnano il sorso note morbide ben presenti ed una spiccata sapidità che rende questo vino certamente più votato a note sapide che fresche. Finale lungo, elegante e composto, struttura importante (si sente la maggior presenza di Cabernet Sauvignon) per un vino che vale le migliori espressioni del Medoc ad un prezzo assolutamente abbordabile.

In una parola: Eleganza.

In conlcusione di questo viaggio ideale nel Medoc, nei vigneti di Domaines Rollan de By, ci piace ricordare una celebre frase del mai dimenticato Mario Soldati, una frase che dovrebbe essere incisa sui cancelli di ingresso di molti vigneti:

il vino è la poesia della terra

Anche oggi ne abbiamo avuto conferma, aggiungiamo noi.

 

DOMAINES ROLLAN DE BY
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