prima regola
seconda regola
terza regola
quarta regola
Il vino è un ingrediente del piatto, con pari dignità rispetto agli altri. Non è un imbucato.
quinta regola
Non aggiungere vino nelle fasi finali della cottura: il rischio è che la componente alcoolica rimanga troppo percettibile nel piatto.
bene.
Quale vino utilizzare bianco o rosso?
Diciamo subito che non è questione di gusti ma di piatti.
Quando usare il vino Bianco
Per le carni bianche come pollo, tacchino o coniglio il bianco è preferibile ( ma un rosso giovane e con poco tannino non è da escludere). Per sfumare le lumache meglio un vino piuttosto aromatico, oppure una bollicina non troppo semplice.
Quando usare il vino Rosso
il rosato
Ok ma quando lo devo usare?
La risposta potrebbe sembrare vaga ma non lo è: dipende!
Se utilizzate il vino per un soffritto va utilizzato all’inizio.
Se state facendo una marinatura di carne andrà usato prima della vera cottura.
Se volete solo “profumare” il piatto con una sfumatura utilizzerete il vino alla fine. In genereale, il vino utilizzato nei piatti di carne ha lo scopo di sgrassare la carne stessa e rendere il pianto meno “pesante” e più aromatico.
L’alcol e l’acidità
Nel vino l’alcol evapora a circa 70 gradi ( l’acqua bolle a 100 gradi), quindi nessuna paura, non vi ubriacherete, sarà un profumato ricordo nel piatto. Ovviamente se mettete mezzo litro di vino un minuto prima di spegnere la fiamma le cose cambiano…occhio!
Valutate sempre l’acidità del vino che usate, non evapora, rimane nel piatto e va ad aggiungersi a quella eventualmente già presente. Ari-occhio!